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"La scuola che vorremmo", intervista a due studenti dell'Indirizzo Turismo

Buongiorno ragazzi, abbiamo saputo che vorreste discutere alcune proposte per migliorare la scuola e le attività didattiche perciò, come giornalino scolastico, ci siamo attivati subito per intervistarvi. Vorremmo sapere innanzitutto com’è nata questa idea.

Nel corso di un dibattitto sorto nella nostra classe - 3A Turismo - con la professoressa Piemontesi durante le ore di Educazione Civica, sono emerse delle proposte per poter impiegare meglio l’ora di alternativa alla religione: ci piacerebbe infatti che quest’ora divenisse un’opportunità di approfondimento didattico, con laboratori informatici, potenziamenti di lingua, ma soprattutto dibattiti su temi di attualità.

Cosa vi ha spinto a scegliere questo tipo di scuola? Quali competenze vorreste apprendere nel vostro percorso di studi?

Crediamo che per noi studenti del Corso Turismo sia fondamentale la comunicazione. In generale nel mondo di oggi appare sempre più necessario imparare a comunicare bene e saper socializzare, lavorando in team. Pensiamo che siano fondamentali le competenze nelle lingue straniere, soprattutto vorremmo poterci esercitare di più nel dialogo e nella conversazione orale.

Avete svolto dei progetti in questi mesi? Quali ritenete più formativi?

Nel percorso di Educazione Civica, siamo stati impegnati nella progettazione di un itinerario turistico, un’attività che ha coinvolto anche le nostre capacità “pratiche” nel senso che abbiamo dovuto pensare a vari aspetti organizzativi, dagli orari al percorso, ai tempi di percorrenza. Abbiamo poi creato un opuscolo informativo usando programmi di grafica e abbiamo ragionato sul turismo sostenibile e inclusivo, anche a livello locale.

Un’altra attività interessante è il progetto in collaborazione col CAI di Omegna, un percorso didattico alla scoperta del territorio, con l’ausilio di guide esperte che ci hanno sensibilizzato al rispetto della montagna. Abbiamo svolto un’escursione al Monte Falò e visitato un’azienda casearia. In questo contesto ci è stato spiegato anche come l’impiego dei siti Internet sia oggi un’opportunità irrinunciabile per le piccole aziende del territorio.

Sempre nell’ambito del turismo locale e della sostenibilità, abbiamo inoltre partecipato a Verbania alla kermesse “Gente di lago e di fiume”, un’iniziativa nata per sensibilizzare sul temi delle acque interne e del pesce d’acqua dolce. In questa occasione abbiamo appreso alcune informazioni interessanti relative al marketing e alle strategie per la promozione dei vari prodotti.

Queste uscite sono state utili anche per conoscere il nostro territorio, per imparare di conseguenza a valorizzarlo e divulgarne, anche con l’impiego dei social, le bellezze e le potenzialità.

Quali attività vorreste che venissero messe in atto nella nostra scuola, anche in orario extrascolastico?

Sarebbe bello in orario pomeridiano, poter frequentare delle lezioni con docenti madrelingua per migliorare le nostre capacità comunicative in inglese, tedesco, spagnolo o francese. Inoltre ci piacerebbero degli approfondimenti di informatica, in particolare per iniziare ad utilizzare dei software che poi troveremo nelle strutture alberghiere . Vorremmo poter usufruire di lezioni per imparare strategie comunicative e per realizzare anche delle pubblicità e dei video promozionali.

Nella prospettiva di promozione del turismo locale, come pensate che la scuola possa interagire con il territorio?

Vorremmo che venissero messi in atto più progetti sul territorio: abbiamo avuto già la possibilità durante questi mesi di partecipare a delle uscite in collaborazione con la Piana di Vigezzo, dove alcuni di noi svolgeranno i propri PCTO.  Inoltre pensiamo che potremmo essere noi studenti ad organizzare delle giornate culturali. Si potrebbero progettare degli scambi con delle scuole straniere, per dialogare con studenti di altri Paesi europei e per invitarli a scoprire le bellezze del nostro territorio.

Potete descrivere la scuola che vorreste da un punto di vista degli spazi?

Una delle cose che ci piacerebbe di più riavere sarebbe la mensa scolastica, sia come locale dove poter mangiare nella pausa pranzo del lunedì, sia come bar/ristorante da poter frequentare nei momenti liberi. Vorremmo poter avere un’alternativa alle macchinette, in modo da poter mangiare più sano e condividere momenti come il pranzo.

Riteniamo che le pause siano un’opportunità di socializzazione maggiore. Sarebbe bello inoltre poter distribuire i pomeriggi in giorni diversi in modo che ci sia più spazio a disposizione dei ragazzi, meno assembramenti alle macchinette o in bagno.  per poter trascorrere il tempo che abbiamo a disposizione effettivamente per riposarci e ricaricarci per il pomeriggio.

Abbiamo un’ultima domanda per voi: vi vorremmo chiedere quali sono secondo voi gli elementi migliorabili nel vostro percorso di studi?

Secondo noi andrebbero migliorati gli apparecchi tecnologici: vorremmo avere a disposizione più facilmente dei computer per poter lavorare direttamente in classe senza andare in laboratorio. Inoltre le lavagne multimediali potrebbero essere implementate con delle webcam, in modo da poter avviare progetti culturali con altre scuole.

Ci piacerebbe che la scuola adottasse dei programmi usati dalle aziende, vorremmo dei laboratori di realtà aumentata in cui simulare colloqui in azienda o nelle strutture recettive (hotel, parchi divertimento, musei). Sappiamo comunque che tra poco anche noi parteciperemo al progetto “Simulimpresa” che, insieme agli stage, crediamo siano il modo migliore per imparare davvero cosa significa lavorare in una struttura.

Intervista agli studenti Leonardo Crotta e Liam Lavarini, 3TUR

a cura di Chiara Primatesta e Cesare Mongini, 4AFM