Nella giornata del 5 maggio scorso, le classi 4^a e 3^a dell’indirizzo Turismo, accompagnate dalle prof.sse Galluccio, Modaffari e Vernuccio, si sono recate a Casale Monferrato. Appena arrivati i ragazzi si sono recati al Duomo e successivamente alla Sinagoga, dove hanno assistito alla spiegazione di una guida ebraica, la quale ha messo in evidenza i principi e le tradizioni ebraiche. La Sinagoga fu edificata nel 1595 subendo, nei secoli, ampliamenti e ristrutturazioni: oggi si presenta nel suo splendore barocco rococò piemontese (1700-1800) valorizzato da un accurato restauro. Esternamente non presenta alcun interesse artistico: fino allo Statuto Albertino infatti era vietato agli ebrei edificare decorazioni di facciata per il Tempio; ma non appena il visitatore varca la soglia non può che rimanere incantato dalla ricchezza di ori, stucchi, iscrizioni in ebraico a testimoniare i secoli di vita della comunità di Casale Monferrato. Il matroneo ospita il Museo degli Argenti, uno dei musei d'arte e storia ebraica più interessanti d'Europa: numerosi argenti, tessuti, oggetti di culto consentono al visitatore di cogliere lo spirito e l'integrazione della cultura ebraica. Lo affianca il Museo dei Lumi, con candelabri di arte contemporanea. successivamente le classi si sono recati al Comune dove, a sorpresa, il sindaco di Casale Monferrato, anch'egli originario di Omegna, ha aperto le porte della sede del Comune e ha guidato personalmente le classi tra le affascinanti sale del palazzo. Dopo aver ringraziato il sindaco, le classi si sono dirette verso la storica pasticceria “Krumiri Rossi”. La pasticceria è gestita da 70 anni dalla signora Anna Portinaro. La figlia della signora Anna ha raccontato che i krumiri di Casale Monferrato vennero creati da un pasticcere locale, Domenico Rossi, negli anni intorno al 1870. Pare che il nome derivi da un liquore che andava di moda a quei tempi, il Krumiro, e che il Rossi amava bere con gli amici al bar. E pare anche che, una sera, il pasticcere, ispirato dalle conversazioni e dal liquore, sia andato in laboratorio e abbia fatto un biscottino che a suo parere poteva adattarsi al liquore. Il biscottino ebbe un tale successo che venne subito copiato dagli altri pasticceri locali, costringendo il Rossi a mettere sulle Gazzette locali delle inserzioni in cui asseriva che gli unici ed originali krumiri (questo è il nome che aveva dato al suo biscotto) erano i suoi e che bisognava diffidare dalle imitazioni. Le prime inserzioni apparvero nel 1878, ed è questo l’anno a cui solitamente si fa risalire la nascita dei krumiri. E’ lo stesso anno in cui morì Vittorio Emanuele II, e si dice che i biscotti vennero piegati nella forma che conosciamo in omaggio ai baffi a manubrio del re. La visita alla pasticceria è stata occasione per fare un dono alla signora Portinaro di un grembiule confezionato dagli studenti dell’indirizzo Ind.Art. per il Made in Italy (tessile), alla quale ha fatto molto piacere.
Selma Baya, 4a TUR